giovedì 23 giugno 2011

San Benedetto (poveri bimbi di)

Ogni tanto lievi attacchi di panico mi ricordano che ho vissuto in posti del cazzo. E' ora di dirlo: il comune di San Benedetto Val Di Sambro è una bella merda. Sì va bè la splendida cornice, ma c'è di molto meglio a poca distanza. Io poi che praticamente sono e resto di Monghidoro ho scolpite nella mente, nel cuore e nei maroni alcune località ed alcuni scorci della natia terra. Che poi sono nato a Bologna in Viale Dante.
Per farla breve, SBVS è lontano da tutto, esente da molto, e pieno di gente felice, come diceva Demetrio.

Ho finalmente smesso di finanziare Sky: per restituire un cazzo di ricevitore satellitare che non serve più a nessuno e andrà a finire in discarica sono dovuto andare in negozio da Canova cinque volte, e ancora la pratica è sospesa perchè ha perso il codice cliente, e in rete non risulta più, e lascia pur dire.

Lo scorso inverno tornando a Qualto col giro lungo (sapete, la frana che da dicembre 2009 sta ancora lì) mi fermo alla Crai, cantando no woman no crai, per comprare quattro scatole di sale grosso da buttare sulla stradina privata per evitare che ci fracassiamo le ossa in quattro. Il cortese gestore mi chiede della frana, stupito che sia ancora lì. Ah vedo che qua nel centro del sistema siete informati e vi interessa il destino dei poveri stronzi del forese. Però, aggiunge, stanno facendo dei gran lavori, un pò di disagio ma dopo avrete una strada bella larga che andrete di lusso. Altro?
Un pò di disagio un cazzo, brutta testa di cazzo te e forza italia e le grandi opere, in un anno ho fatto 6500 km in più solo per andare a lavorare.

Ah poi bella la serata estiva con i fichi d'india, cabaret di grande richiamo, piazza stipata all'inverosimile, i vips sulle sedie in posizione più elevata, e gli altri a pestarsi e a ridere per le cazzate. Giulio poverino voleva rendersi conto del perchè di tanto successo e vederli qualche minuto, ma siamo stati travolti dal popolo e cacciati dalla signorina del management per aver osato oltrepassare una transenna. Ma vaffanculo te, i fichi d'india e i cercanti.

Va anche detto che Giulio ha frequentato due scuole materne del Comune (è stato costretto a cambiare in quanto il servizio di trasporto ha cessato il servizio, causa frana, come fosse colpa nostra), di cui posso parlare solo in termini più che positivi. Del resto non so.

1 commento:

  1. Mannnoooooo, mapppercheeeee, ma è un posto bellizzzzimooooo, con tutte quelle genti scarpe grosse e cervello fino, che poi torni in città e racconti le avventura estive con gli indigeni......

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