mercoledì 7 marzo 2012

Uomini e camion

Questa cosa perdura nel tempo, soprattutto appena entrato in autostrada a Casalecchio. Sto sulla destra tranquillo, e dietro un tir che mentre lo semino mi lampeggia.
Ne sorpasso un altro, regolarmente, poco traffico, ampio margine di cambio corsia, e mi lampeggia e strombazza.
Un altro comincia a lampeggiare e strombazzare a Sasso Marconi e smette a Rioveggio quando imbocco l'uscita.

Pago € 2,10 rispondendo in automatico con un "tua madre" alla macchinetta che dice graziearrivederci, poi mi fermo subito nel parcheggio a controllare la mia punto. Ha una gomma a terra? I fanali rotti? Sto perdendo le gomme? Ho inavvertitamente lasciato un cervo a penzolare dal finestrino? Qualcuno mi ha attaccato un adesivo volgare sul paraurti? Ha preso fuoco? No, niente.

Anche perchè in effetti di piccoli inconvenienti automobilistici me ne sono capitati. Quando la fondovalle Savena era chiusa per frana, dovendo andare a Bologna passavo per una cavedagna in mezzo ad un bosco per recuperare qualche minuto sul tragitto indecentemente allungato. Sento un tonfo, guardo lo specchietto e vedo la mia marmitta a terra tra gli alberi.
Un'altra volta che volevo andare ad un concerto di Farnedi, durante una rotonda a Casalecchio sento un rumoraccio e l'auto non tiene più la strada. Mi fermo al volo e noto che il cerchio destro è marcito e si sta staccando dalla parte centrale, che ha ancora i bulloni ben saldi. Ancora pochi metri e perdo la ruota. Fosse successo mezz'ora prima in galleria ai 130, allora sì che qualche tir mi avrebbe suonato a ragion veduta.

Da qualche mese sento una tanfa intensa di benzina dentro l'abitacolo, e anche fuori se la lascio nel garage dell'ufficio. Non carico più i bimbi per non avvelenarli. Una mattina ho dato l'auto a mia moglie per andare a lavorare, pensando di convincerla che è ora di cambiarla. Tornata, mi ha risposto che sentiva solo puzza di arbre magique al cocco, epperò faceva uno strano rumore.
Difatti ha cominciato a fare un rotototototototo, sono andato dal meccanico che mi ha fermato con due fascette un tubo lì che non so cos'è, che sbatteva sulla carrozzeria. Non ha voluto niente, gli ho fatto pena.
Ho trovato una fornitura semestrale di arbre magiques al cocco dentro un cassetto di mia suocera quando abbiamo svuotato la casa per affittarla. Erano lì credo dal 1985, ancora chiusi nella plastica, è stato un netto tuffo nel passato. Anche gli arbre non sono più quelli di una volta.

Anche la carrozzeria ha parecchie defaillances da quella mattina nevosa in cui andai a sbattere contro un'altra punto che aveva frenato per evitare un camion fuori mano. Scende quello della punto, un pò incazzato, dicendo "Cos'è successo qui?", ma è il mio amico Fabrizio, e quando mi vede dice "Ah sei te, ciao, tutto bene a casa?"
Da allora mi ha leggermente tamponato un sacco di gente, e ho sempre fatto bella figura mandandoli via dicendo "non si preoccupi, era già sfatta".
In autostrada sono rimasto fermo due volte col motore fumante: una volta ho aspettato 6 ore il Carl Attrezzi per un disguido, mi ha aiutato la Polizia richiamandolo con veemenza; ho poi dovuto cambiare il motore. L'altra volta ero con moglie e bimbi sul raccordo con la A14, momento poco piacevole.

Venerdì scorso a un semaforo mi volevano pulire il vetro. Di solito me lo faccio pulire volentieri perchè è sempre extrazozzo, anche grazie a un tergicristallo che esce di sede e si ferma, quindi ne funziona uno solo. Invece quella volta mi è uscito un gesto bellissimo che significava "cosa vuoi mai pulire, guarda che macchina che ho", e infatti il lavavetri ha annuito e se ne è andato.

2 commenti:

  1. Anche a me ogni tanto sfanalano da dietro, non ho mai capito perchè.

    Assieme agli Arbre Magique(s), metterei l'Attak: pure lui non attacca più come quello di una volta.

    Stammi bene

    Zagabart

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  2. Ric, mi ricordi una canzone di Conte, ma non sei di Genova.

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